IL GALATEO A TAVOLA
La sedia né troppo lontana né troppo vicina: i gomiti devono essere sempre accostati al corpo e le mani, nei momenti in cui non sono "occupate" con le posate, non vanno mai abbandonate in grembo.
Le buone maniere vi suggeriscono di non riempire mai il bicchiere fino all'orlo, ne di versare altro vino se non avete prima consumato quello già versato.
Si beve a piccoli sorsi.
Le signore badano a non lasciare sbavature di rossetto sui bordi, e sopratutto non arricciano il mignolo.
Posato il bicchiere ci si asciuga leggermente la bocca, anche in questo caso le signore fanno in modo di non stampare le labbra sul tovagliolo.
Non si alza mai il bicchiere verso chi ci sta versando da bere, ne lo si copre con la mano per rifiutare, basterà un lieve cenno.
Non va la bocca verso la posata, ma la posata verso la bocca.
Non si soffia sui cibi per farli raffreddare.
Il cibo non va mai toccato con le dita, mai e in nessun caso; fanno eccezione la frutta e il pane.
Evitare di servirvi dai piatti di portata con le vostre posate, in quanto di solito ne esistono di apposite sugli stessi.
Non portate mai alla bocca il cibo con il coltello, quest'ultimo serve solo per tagliare le pietanze.
Per raccogliere le ultime cucchiaiate di minestra non alzate mai il piatto verso di voi, tutt'al più inclinatela verso il centro della tavola.
Non si utilizza il tovagliolo per pulire posate e bicchieri, né si esaminano in controluce.
Il tovagliolo non deve mai essere introdotto nel gilet, e ancor meno legato intorno al collo: lo si piega parzialmente, ottenendo una striscia lunga che viene distesa sulle ginocchia.
Non lo si ripiega mai a fine pranzo, ma lo si posa alla sinistra del piatto al momento di alzarsi.
L'uso degli stuzzicadenti è proibito alle signore, e decisamente sconsigliabile agli uomini. Se non sono in tavola non si devono mai chiedere.
Quando si leva un brindisi in onore di qualche invitato non è segno di buona educazione astenersi: se siete astemi sfiorate appena il bicchiere con le labbra, ma partecipate ugualmente al brindisi per non offendere il festeggiato.
Per pane e grissini l'uso del coltello non è consentito: servitevi delle sole mani.
Se il pane vi viene servito su un piattino che troverete in alto alla vostra sinistra, abbiate cura di riporvelo nuovamente dopo averlo spezzato. Ricordate di rompere solo il pezzetto che mangerete in un unico boccone: il pane non va mai rosicchiato o morso a più riprese.
La padrona di casa non dovrà mai insistere perché un ospite si serva una seconda volta, né sono indicati commenti sulle pietanze, sulle capacità culinarie della cuoca, e così via.
Quando sospendete il mangiare o il bere per scambiare qualche parola con il vostro vicino, lasciate forchetta Punte all'ingiù) e coltello sul piatto con i manici divaricati e le punte che si toccano, non appoggiatele alla tovaglia e neanche sul bordo del piatto.
Se invece avete concluso di mangiare le posate saranno collocate unite sul piatto con i manici verso destra
IL GALATEO AL MATRIMONIO
LA CERIMONIA
Secondo il galateo parenti e amici aspetteranno l'arrivo della sposa in chiesa.
La sposa e i suoi parenti devono disporsi a sinistra della chiesa guardando l'altare.
Mentre lo sposo e i suoi parenti si disporranno a destra
PARTECIPAZIONI
E' opportuno pensare alle partecipazioni con almeno due/tre mesi di anticipo rispetto alla data fissata per il matrimonio, sicuramente dopo aver confermato in modo definitivo il giorno e l'ora della cerimonia nonché il luogo del ricevimento.
Le partecipazioni andranno poi spedite in modo che arrivino a destinazione 30 giorni in anticipo rispetto alla data del matrimonio.
E' bene tenere presente che nel caso il matrimonio si celebri in una data prossima a periodi di ferie, sarebbe bene spedire le partecipazioni in modo che giungano al destinatario con 7-9 settimane di anticipo.
Nel caso si voglia annunciare il proprio matrimonio solo quando questo sia già avvenuto, le partecipazioni andranno spedite il giorno stesso del matrimonio. Il galateo ci insegna che per tradizione sono i genitori della sposa a doversi occupare delle partecipazioni e di tutta la parte stampata del corredo. Questa però non è una da considerarsi una regola ferrea: spesso, infatti, gli stessi sposi decidono da soli come annunciare quello che, in fondo, è sempre il loro matrimonio.
BOMBONIERE
Il galateo non permette la consegna delle bomboniere prima del matrimonio: sembrerebbe voler sollecitare un dono. Anzi, secondo il bon-ton le bomboniere andrebbero date o inviate entro i successivi 20 giorni al matrimonio.
Consegna la bomboniera più semplice a conoscenti e colleghi circa due mesi prima del matrimonio.
Oggi, però, più comodamente, si offrono in diversi modi:
Gli sposi le consegnano personalmente durante i saluti alla fine del ricevimento. Donerai una bomboniera per nucleo familiare o per coppia di fidanzati.
Possono essere consegnate dalla madre dello sposo man mano che gli ospiti se ne vanno.
Dopo le nozze le madri distribuiscono le bomboniere agli invitati.
Oggi non si usa più offrire le bomboniere insieme all'invito. Sembrerebbe che tu voglia sollecitare un dono.
Di fatto, per comodità, molti preferiscono distribuire le bomboniere durante il pranzo di nozze. In questo caso è bene farle tutte uguali per gli invitati, in modo da evitare inconvenienti al momento della consegna o sgradevoli confronti da parte di chi le riceve.
Si possono fare delle eccezioni per i parenti più prossimi o per le figure che ci accompagnano particolarmente nell'evento (testimoni di nozze, scegliendo degli oggetti differenti da tutti gli altri. Bisogna consegnarne una per ogni nucleo familiare e una a testa per le coppie di fidanzati. Consegnandole invece prima (anche se contro il galateo) o dopo l'evento verrebbero almeno in parte evitati questi problemi.
A quelli che non sono intervenuti alla cerimonia, le bomboniere andrebbero spedite entro una decina di giorni, o consegnate al ritorno dal viaggio di nozze. Nelle confezioni, insieme ai confetti, si mette il bigliettino con i nomi degli sposi (prima quello della sposa, mai i cognomi) e la data del matrimonio.
BIGLIETTI PER LE BOMBONIERE
Meglio se della stessa carta e con lo stesso tipo di stampa degli altri oggetti del corredo, questi ultimi, volendo, potrebbero avere uno stile differente poiché consegnati a parte.
Addirittura, secondo la tradizione dovrebbero essere consegnati circa venti giorni dopo il matrimonio. Per comodità tutti adempiono questa operazione alla fine del ricevimento il giorno stesso delle nozze.
Questi bigliettini vengono stampati secondo i gusti degli sposi: possono essere semplici; solo con i nomi oppure con la data della cerimonia.
Il galateo non vuole le bomboniere con la scritta “ringraziano”: il bon ton consiglia di spedire il classico biglietto di ringraziamento a parte.
Nel caso la coppia decida comunque di inserire la scritta “ringraziano” sulle bomboniere, queste andranno distribuite categoricamente alla fine del ricevimento
BIGLIETTI DI RINGRANZIAMENTO
E' ottima abitudine, al ritorno dal viaggio di nozze, spedire un biglietto di ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato o hanno inviato regali. Questo è l'ultimo atto per quanto riguarda gli oggetti stampati del corredo di matrimonio. Perciò questo biglietto è da curare in modo particolare: viene considerato una sorta di firma che se ben fatta chiude in bellezza la parte pubblica del matrimonio.
I ringraziamenti, rigorosamente di formato postale, sono da considerarsi i biglietti da visita della famiglia, per questo motivo dovrebbero essere stampati solo con i nomi dei coniugi (Carlo e Lina Rossi) senza titoli (Dott. Ing.) con o senza indirizzo e numero di telefono, sicuramente con molto spazio per scrivere una frase.
Questa breve frase, rigorosamente scritta a mano, conterrà un chiaro riferimento alla partecipazione dell'ospite alla cerimonia o un riferimento esplicito al regalo fatto alla coppia.
Per tradizione questo duro compito è delle spose anche perché solitamente hanno una calligrafia più gentile rispetto a quella degli uomini.
E' estremamente importante prima di scrivere questi oggetti, stilare una lista accurata delle persone cui andranno spediti: è assolutamente vietato spedire un biglietto di gruppo (per esempio a più amici o colleghi che hanno partecipato allo stesso regalo).
Queste persone andranno ringraziate singolarmente con un biglietto recapitato a casa, per questo motivo consigliamo una particolare attenzione per evitare spiacevoli dimenticanze.
Ci permettiamo di consigliare ai futuri sposi di iniziare ad intestare le buste ed a scrivere le frasi sui biglietti di ringraziamento man mano che arrivano i regali. Così facendo saranno sicuri di ricordare tutti, ed il compito al ritorno dal viaggio di nozze sarà meno oneroso.
Anche dopo il matrimonio i cartoncini di ringraziamento, in quanto biglietti da visita familiari, sono spesso usati per spedire auguri o per accompagnare regali.
Ricordatevi sempre di cancellare con un tratto di penna il cognome nel caso il biglietto di ringraziamento vada a parenti o amici stretti.
Consigli (specifici) per Lei:
L’ABITO DA SPOSA: “ SI & NO ”:
1. Si - La sposa entrerà in chiesa insieme al padre che le darà il braccio sinistro.
2. Si - all’abito molto curato che, con sobrietà, lasci scoperta anche la schiena;
3. Sì all’abito lungo anche al matrimonio celebrato in municipio purché di gusto semplice e raffinato;
4. Sì - ai tessuti lavorati e ricamati e alle delicatissime sfumature di colore;
5. Sì - ad una piccola e funzionale borsina, purché ci si sposi in municipio;
6. Sì - agli orecchini che illuminano il viso, piccoli, possibilmente a bottoncino o, al massimo pendenti, ma mai a cerchio;
7. Sì - all’anello di famiglia da indossare però, rigorosamente solo al ricevimento e non in chiesa, dove le dita della sposa dovranno essere fregiate solo dall’anello nuziale;
8. Sì - ad un make-up molto naturale: smalto trasparente, leggermente rosato o madreperlato (molto chic la classica unghia “alla francese”); trucco appena accennato e, soprattutto, molto naturale (evitate, il più possibile, il trucco lucido che rischierebbe, soprattutto con il caldo, di farvi assumere l’aspetto di una foca!);
9. Sì - ad un velo di abbronzatura dorata in estate;
10. Sì - ai guanti,al velo, alla stola, ad un morbido scialle, da tenere anche in chiesa durante la celebrazione del rito;
11. Sì - alle calze sempre (tranne che con i sandali aperti), anche in estate, perché simbolo di grande eleganza e sinonimo di stile impeccabile (niente paura, esistono in commercio modelli in fibre naturali e traspiranti, specifiche per la stagione estiva!);
12. No - alla scelta dell’abito confezionato dalla sarta, perché il risultato finale potrebbe risultare una delusione (meglio affidarsi ad un rinomato atelier);
13. No - al velo per la cerimonia in municipio o al secondo matrimonio;
14. No - ai bouquet a cascata se la sposa è di aspetto minuto;
15. No - ai guanti indossati durante il rito nuziale; meglio adagiarli, accanto al bouquet sull’inginocchiatoio (in chiesa), sulla sedia (in municipio);
16. No - al lancio della giarrettiera a fine cerimonia!
17. No - ai tacchi molto alti
18. No - ad un vestito con uno strascico molto lungo se non ci sono damigelle
Se la sposa indossa un abito con lo strascico molto lungo sono d'obbligo anche le damigelle. La sposa può far attendere in chiesa il futuro marito e gli invitati per un massimo di 5-10 minuti.
I consigli (specifici) per Lui
L’ABITO DA SPOSO:“ SI & NO ”
1. Sì al Tight, da indossare sempre rigorosamente abbottonato (con un fiore bianco all'occhiello), d’obbligo anche per i testimoni, per il padre dello sposo e della sposa; di rigore poi se la sposa indossa l’abito lungo e la cerimonia si svolge al mattina o non oltre le ore 18;
2. Sì al collo della camicia rigido e ripiegato se la camicia è a plastron;
3. Sì all’abito di lana, in qualunque stagione (in estate, si consiglia, naturalmente, il fresco-lana)
4. Sì al fermacravatta a spillone con perla per il plastron;
5. Sì al fiore all’occhiello del Tight, preferibilmente, un garofano dal colore pastello o, magari, una gardenia;
6. Sì al mezzo-tight se la cerimonia ha un tono più sobrio e meno sfarzoso o, piuttosto, all’abito tre pezzi, per un matrimonio giovanile e frizzante!
7. Sì alla cravatta in seta;
8. Sì all’orologio da polso, purché “nascosto” dal polsino della camicia.
9. No - allo smoking, che rimane pur sempre un abito da indossare la sera;
10. No - ai guanti e cappello (Tight) indossati durante la cerimonia: questi, vanno tolti all’ingrasso in chiesa e tenuti in mano;
11. No - a guanti e cilindro se si sceglie il mezzo tight;
12. No - al risvolto dei pantaloni per il tight;
13. No - alla scelta del tight se la cerimonia si svolge dopo le 18: in questo caso, meglio optare per il frac;
14. No - all’abito doppio petto, non adatto tipo di cerimonia;
15. No - al cappotto indossato (anche se è inverno e fa molto freddo!!), durante la celebrazione del rito;
16. No - ai calzini sia bianchi che corti!
17. No - alla pochette nel medesimo tessuto della cravatta: è preferibile sceglierla in tessuto e colore neutro, magari,in lino bianco;
18. No - a qualsiasi tipo di gioiello; uniche eccezioni concesse sono l’anello del casato (per matrimoni dei rampolli delle famiglie più in vista!), la spilla fermacravatta, i gemelli doppi al polsino doppio della camicia e, come accennato, l’orologio da polso;
19. No - all’orologio con catena da appendere al gilet dell’abito;
20. No - l'obsoleto e di dubbio gusto, “taglio della cravatta” nonché, ad ogni altro tipo di eccesso durante la cerimonia di nozze.
BON TON A CASA
La padrona di casa deve:
accogliere con il sorriso ogni invitato, gli invitati devono ricevere conferma che la loro visita sia la piu' desiderata;
avere anche un pur breve colloquio con tutti gli ospiti;
mantenere il sangue freddo e il sorriso, minimizzando ogni 'incidente' o 'disguido' che dovesse accadere
rianimare conversazioni languenti o tristi e allontanarle da argomenti spinosi o imbarazzanti per altri ospiti
interrompere le discussioni troppo accese, con tatto, cambiando argomento
fare attenzione che ognuno abbia il bicchiere pieno e i fumatori, se non disturbano i commensali,
i portacenere a portata di sigaretta
non costringere gli invitati a bere.
Il padrone di casa, oltre ad aiutare la consorte nell'assistere gli ospiti, si occupa:
della scelta e del servizio dell'aperitivo, dei vini, dei liquori
del servizio dei formaggi e del vino che li accompagna.